Nel mio giardino la primavera è esplosa da alcuni giorni. Combatto il grigio noioso di questo inizio d’Aprile milanese con il verde dell’acero, il bianco del mega-ciliegio, il rosso, il giallo, il rosa e l’arancione dei tulipani, ormai sbocciati, arrivati in seme dall’Olanda.
Aiutano a respirare. Venti minuti terapeutici alla fine di una giornata di lavoro. Una sedia sull’erba, un po’ di silenzio, gli uccellini che svolazzano qua e là.
Ho atteso un inverno questo momento.
Emanuele
colori e minuti importanti. Momenti troppo spesso sottovalutati..
Enrico, ultimamente ho corso tanto, forse ho anche richiesto troppo al mio corpo. Sto provando a ritrovare la capacità di godere della quiete. Trovo rifugio in quei momenti di silenzio e serenità e li sento come rinvigorenti.
Emanuele
Foto e parole perfette. Per un attimo ho avuto la sensazione di essere di fronte al tuo giardino.
Il grigio non è solo milanese in questa strana primavera. Ieri qui c’era la nebbia. Oggi una brezza freschissima. Adoro l’aria, mi porta odori che arrivano da lontano, e anche se disto una cinquantina di km dal mare, a volte io lo sento. Più spesso sento l’odore della montagna che dista pochi km da dove abito. Bellissimo!
Ciao Robi, adesso finalmente la nebbia sembra esser andata via. Immagino anche dalle tue parti sia così. Il ciliegio mi sta regalando tanto. Ieri ho fatto un pranzo in giardino e sembrava d’essere in un posto incantato. Tulipani colorati intorno, i fiori di ciliegio che volavano nell’aria e investivano noi e la tavola. Sono stato molto molto bene. Dovrei fare un video al ciliegio in questi giorni. I suoi fiori non cadono a terra pesanti ma volteggiano molto lentamente per metri e metri…
In ogni caso mi affascina il fatto che tu sappia sentire l’odore della montagna. Io sono abituato ad evocare nella mia mente l’odore del mare, conosco l’odore dei boschi ma non mi sarei mai riferito ad esso come l’odore della montagna. Bello, mi piace, proverò a riunire anch’io quegli odori sotto la tua definizione.
Ciao,
Emanuele
Che potere evocativo ha la parola! Da ora penserò ai fiori di ciliegio che cadono, in un modo diverso, come a una danza. Io dico odore di montagna e nemmeno me ne accorgo, per fortuna tu me lo fai notare ed è bello che lo apprezzi. Perchè per me odore di montagna non è solo l’odore del bosco, ma anche l’odore pungente della neve che tocca la terra e che si libera nell’aria. E la punta del “mio” Monte Grappa è ancora innevata.
P.S. Sto facendo giardinaggio in una giornata strepitosamente primaverile.
Sono felice tu ti stia godendo questi attimi, anche io oggi lo sto facendo, sono sempre più convinta che l’uomo moderno possa sopravvivere solo se sa tornare il più possibile alla natura. Sei d’accordo?
Si infatti Robi, mi aveva colpito perché per te “odore di montagna” è come per me l’odore del mare: un insieme di odori e sensazioni che raggruppi mentalmente sotto un unico ombrello. Il processo è talmente automatico che ti sembra normale dirlo. L’odore della neve… adesso aspetterò il prossimo inverno per poterla annusare un po’. Voglio scoprire meglio a cosa ti riferisci!
Riguardo il vivere a contatto con la natura… sfondi una porta aperta: uno dei fattori principali per cui non abbiamo preso casa a Milano è proprio perché apprezzavamo tantissimo la vita dei paesi. L’abbiamo scoperta da adulti ma ci è sembrata più rilassata e genuina (e col lavoro che faccio, aggiungo, è altamente curativa). Quando poi abbiam cercato casa avevo chiaro che mi sarebbe piaciuto tanto poter avere un contatto “quotidiano”. Così, anche se il giardino non è quello di Berlusconi, abbiamo fragole, tulipani, un ciliegio, un albicocco (che è in fiore anche lui per ora), salvia, basilico, rosmarino. Appena arrivati abbiamo provato a piantare dei fichi d’India (regalati orgogliosamente da degli amici e arrivati dalla Sicilia che, ahimé, non hanno superato l’inverno).
Ieri ho tagliato il prato. Non ho ancora avuto tempo per provare a creare un piccolo orto ma sono curioso di vedere cosa saprò fare…
Insomma, la vita cittadina ogni tanto manca e fortunatamente Milano è a due passi, ma per il resto della settimana è stupendo svegliarsi con un balcone che mostra solo alberi e uccellini…
Ciao,
Emanuele
Sono perfettamente d’accordo con te. Inoltre penso che le città piccole o grandi in Italia sono facilmente raggiungibili per cui è solo una ricchezza in più godere di un po’ di verde e raggiungerle quando lo si desidera. Io vengo dalla campagna ma quando ho vissuto a Londra mi sono integrata subito e ho amato quella frenesia e quell’infinita possibilità di conoscere attraverso l’arte, l’architettura, gli eventi, i mille colori della gente. Ma non tutte le metropoli sono Londra e nemmeno tutte le città.
Hai vissuto a Londra e non mi dici niente? Durante l’adolescenza adoravo Londra, ci son tornato un anno si e uno no, c’andai anche a lavorare con un amico e ho ricordi fantastici. Amavo la sua capacità d’esser diversa in base a dove ti trovavi. Ho amato Covent Garden. Quando non avevo più nulla da fare andavo lì, mi sedevo da qualche parte, osservavo la gente passare, i turisti fotografare, i pagliacci esibirsi. Era stupendo.
Ciao,
Emanuele
Swiss cottage, Eaton Avenue…Sono passati tanti anni, ma i ricordi di quei tre mesi, in cui ho anche lavorato in una tea room, sono indelebili. In quel periodo avevo i sensi e la mente così aperti che percepivo tutto in modo amplificato, per cui potrei mettermi qui e raccontarti di quei giorni per ore. E’ una città che ho esplorato in lungo e in largo, tantissimo con la metro, ma soprattutto a piedi. L’ho annusata, vissuta, amata come non mi è mai più capitato con nessuna città. Ci sono tornata solo una volta purtroppo, e infatti è uno dei miei prossimi obiettivi. A dire il vero se potessi ci tornerei anche a vivere per un po’. Chissà. Grazie per avermici fatto ripensare 🙂
robi
Grazie Manu per la pace e la serenità che doni con quell’immagine e con le tue parole 🙂
Ciao Gianluigi, grazie per le parole. In questi anni tanta gente è apparsa su questo blog e poi è scomparsa. Fa piacere vedere che qualcuna rimane sempre. Chissà a quando risale il tuo primo commento…
Ciao,
Emanuele
Sicuramente ai tempi dopo IRC…penso dopo il 2010 😀 ma con esattezza non saprei dirti 😀 Query SQL? 😀
Ma che dopo il 2010… inizi a perdere colpi mio caro. Il tuo primo commento su questo blog risale al 2006. 😉
Ciao,
Emanuele
Eh ricordavo infatti che era prima di quel periodo che ti ho indicato ma per non sbagliare ho indicato una data più vicina 😀
I colpi oramai li perdo da tempo xD
Brutti ricordi quelli di Excom