Scarpe nuove.

Un mese senza un post su questo blog. Non accadeva dal Settembre 2004. Forse era persino qualcosa che non credevo possibile, in un modo o nell’altro qualcosa – in un mese – capita sempre di volerla scrivere. Nell’ultima dozzina d’anni questa congettura è sempre stata una asserzione mai messa in discussione ma quando ho visto il primo Febbraio duemilasedici nel calendario mi son reso conto che il tempo era scaduto inesorabilmente: non ero riuscito a scrivere.

Scarponi amazzonia

Non so ancora quanto di me stia cambiando, quanto di me sia “una persona diversa” rispetto a quella dozzina d’anni fa, ma – per certo – sento responsabilità diverse. Queste da un lato galvanizzano, dall’altro rapiscono. Pesano e si fanno apprezzare allo stesso tempo. Non si finisce mai di crescere, ma le fasi della vita sono un po’ come i gradini di una rampa di scale: il processo è continuo, ma ogni tanto avverti (nella testa, sulle spalle, sotto i piedi) di avere per davvero un nuovo percorso davanti, nuove avventure da dover intraprendere. Il passato è passato e ciò che ti ha lasciato in dono è un gran carico di esperienze.

Ho rotto gli scarponi. O meglio, mi hanno abbandonato nei primi metri dentro la foresta Amazzonica. Erano i miei più fedeli compagni di viaggio da quasi 18 anni. Mi sento un vecchio quando – incredibilmente – riconosco questa cifra. Hanno percorso con me, senza dubbio, qualche migliaio di chilometri. Hanno girato l’Italia e l’Europa e l’hanno fatto per lo più su strade non asfaltate. Son volati con me in Africa, in Cina e non potevano mancare l’avventura in Sud America.

L’avvenimento è uno specchio magnifico di questo periodo in cui il matrimonio – incantevolmente – segna un nuovo gradino raggiunto e tanta strada da compiere. Riconosco i sogni da costruire con sorprendente lucidità ma avverto le responsabilità sempre più incalzanti. Non posso più sottrarmi come in quel distante 2004: la vita chiede esattamente a me d’esser costruita. Mi domando spesso dove-come sarò tra una decina d’anni, quando i quaranta saranno belli che raggiunti.

Serviranno scarponi nuovi, forti, robusti. Servirà sceglierli con cura, in attesa del prossimo gradino.

Emanuele

2 commenti » Scrivi un commento

    • Si che l’ho letto e anche se sono ancora più vicino ai 30 che ai 40 inizio ad avvertire quel mood lì… maledizione!
      Ciao,
      Emanuele

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