Oggi un po’ anch’io. Non troppo però. Che lo so, nessuno ne vuol sentir parlare d’averne, ma quando poi chiedi in giro son tutti lì a dire “e non sai me”. E così io non troppo. Così siete contenti. Che poi sono contento anch’io se lo siete voi. O forse no. Potrei non esser contento che voi siate contenti ma potrei semplicemente scegliere d’accontentarmi di qualcosa di meno. O non accontentarmi affatto. I fatti son proprio questi d’altronde. Oggi anch’io. La carta è bianca, la penna è pronta ma il tappo è ancora lì, nuovo, fermo. Chiuso. E anch’io dunque. Si si, lo so, voi di più. A periodi, si. C’è quando non è così, ma non si può volere tutto dalla vita. Le solite menate che ci si ritrova a dire quando il tempo non scorre e in mente non ti arriva nessun discorso interessante. Chiedetevi perché. Chiedetevi perché cazzo possa accadere. Chiedetevi perché miliardi di altri momenti vi ritrovate con argomenti su cui disquisire per ore e poi, quando siete lì, nel bel mezzo di una bufera invece di esplodere anche voi con tutte quelle parole ingurgitate negli anni, non sapete proprio come si faccia a sputarne una fuori di bocca. Oggi anch’io – dicevamo – o forse dicevo. Non so voi. Non starò lì a controllare, ma non controllerò più di tanto neanche me. Perché so che capita e tanto mi basta. Che poi, vi dirò, io per un periodo avevo anche smesso. Si. C’ero riuscito. Strano direte voi, eppure è così. L’avevo vinta io quella strana forma di bulimia. Poi però tutt’un tratto qualcosa scatta. Un tessuto si lacera, quella strana pompa che pulsa pulsa un po’ di più, o forse un po’ di meno, chissà. Fa tutto lei e io non mi domando mai il perché. Così oggi anch’io. Un po’ però. Non troppo. Che poi voi…
Emanuele
troppo stress, forse? Occorrerebbe un antidoto monoruota o simile..
Facile a dirsi, lo so..
ciao
Mi hai ricordato questo mio vecchio post…
Capita a tutti prima o poi, stai sereno.
Mi piacerebbe vederti al meglio, caro amico, intanto ti mando un abbraccione e tanti tanti AUGURI!!! Non smettere mai di scrivere! Ancora BUON COMPLEANNO!!!
Buon compleanno super Manu!
Enrico, in effetti questa settimana è stata senza sosta (e non è ancora finita…), comunque il monociclo non si ferma. Nei weekend cerco sempre di regalarmi un momento con lui e ho fatto una visitina anche sulla neve…
camu, ahah. Vedi tu, il potere di una parola.
Barbara, si, ma cosa?
Carla e Ary… grazie per gli auguri. In realtà questo post mi piace parecchio perché mi diverte sempre tanto quando riesco a mettere a fuoco una cosa nella mia testa descrivendo tutt’altro. E così dubito abbiate capito davvero il senso di queste parole… ed è stupendo come questo gioco sia potente. Se fai fluire i pensieri, scegli i termini giusti, li metti nella posizione in cui devono essere, puoi far diventare un cucchiaio una spada e un pensiero un colore. Questo post dice tanto ma forse – addirittura – non dice nulla. O meglio, sono consapevole che potrebbe non indicarvi nulla… ma io riesco a leggergli sia del mio compleanno che tanto altro… e non necessariamente qualcosa di negativo. D’altronde la carta è bianca…
Anche il disclaimer è cambiato da alcuni giorni, ma dubito ve ne siate accorti…
Ciao,
Emanuele
Davvero Manu stai scoprendo il mare? A me sembrava che in quel tuo correre tu ci sguazzassi felice nel mare, come un bimbo che non ha prima nè dopo, che fa e che gode di quello che fa. Mi sbagliavo?
Tutti scappiamo da qualcosa, ma tu davvero scappavi?
Come stai ora che il mare ti bagna i piedi?
Tanti auguri
di cuore
robi
Prima passavo ore a guardare ogni onda. Ogni giorno era una nuova descrizione, un nuovo pensiero, una nuova frase da stampare da queste parti. La schiuma, la risacca, tutto era sminuzzato fino ad ogni più piccola bollicina. Adesso invece le bollicine si perdono. Anni fa, avrei voluto dire delle cose (per altri motivi) ma mi fu consigliato (forse proprio da Carla) di lasciarle scorrer via. Adesso tocca non solo ai miei pensieri ma anche alla mia vita. I giorni passano, meno psicoanalizzati e più vissuti. Il tempo che non “vivo” qui, lo passo altrove. I commenti li seguo ma non sempre rispondo al volo.
Sto nuotando in tante cose che non so dove mi porteranno ma è bello pensare a nuotare piuttosto che a sezionar l’acqua che si ha intorno.
Questo post è molto fuorviante perché, per scelta, non ho inserito “compleanno” come tag. Non volevo che vi ricordaste di questa data grazie ad un promemoria indicato da me (è come bussare ad ogni navigatore e dirgli “oh, mi fai gli auguri?”). Così a qualcuno sono sfuggiti, a qualcun altro no ed è bello così. Via tutta quell’invasione di tecnologia “sociale” che distrugge la naturalezza di ognuno di noi. Accetto e riconosco i limiti di chi passa da qui e avrei rovinato tutto scrivendo a chiare lettere che giorno era oggi… anche questo fa parte delle bollicine che voglio si perdano con noncuranza.
Ciao,
Emanuele
Di questo post non ci ho capito una virgola 😮
Il disclaimer invece mi è piaciuto un sacco … e poi io adoro le trasformazioni!
Buon comple in ritardo e buona strada 🙄
L’altro giorno non ho commentato quello che avevi scritto.
L’ho letto e riletto senza capirci un’acca, anzi ogni volta che rileggo trovo una nuova spiegazione ma è chiaro che il tuo intento è che non capiamo niente.
Solo che ti vien voglia di capire ed è un post ansiogeno e delirante, fantastico però.
Bello, bello davvero!
Robi
Sai Giorgia, non so se avere in testa “l’età che avanza” possa essere una chiave sufficiente per rendere questo post più chiaro. Io però pensavo (anche) a quella mentre scrivevo e rivedevo tutti quei discorsi in cui “mamma mia come sono fatto/a vecchio/a!” che sembra una tragedia… ma che alla fine un po’ tutti accettiamo perché inevitabile. E poi quando il primo si lamenta, il secondo parte rincarando con quei discorsi tipo “ai miei tempi…” e allora il tuo – di compleanno – diventa relativo perché c’è sempre chi “ne ha di più”. Nessuno li vuole contare, eppure non si può fuggire ma “a periodi” tornano certi pensieri. Le settimane prima in cui inizi a covar dentro l’idea di stare per girare la boa per l’ennesima volta… e poi, la “bulimia vinta”, quel periodo in cui invece non te ne può fregar nulla dell’età che hai: quella è e… cosa importa?!
Ovviamente questo post nasconde anche dell’altro, non lo nego, ma la base, quel “doppio gioco” in cui cercavo di immergermi nasce anche da qui. Un po’ come quando, anni fa, scrissi questo post qui… sapete che parlavo di una materia universitaria?! Quando lo spiegai – frase per frase – ad un’amica, tempo fa, rimase sbalordita e ammetto di non esser mai stato così paziente da dedicare un post con “l’analisi logica”…
Robi, grazie, mi fa piacere che – indipendentemente da tutto – lo apprezzi artisticamente. I post che finiscono in “Penna e calamaio” sono sempre tentativi (modesti per carità!) di scrittura “presa con serietà” e così mi fa sempre piacere leggere come vien visto quel che pubblico…
Riguardo il risultar ansiogeno, concordo anch’io, e mi piace per questo.
Ciao,
Emanuele
Di questo nuovo Emanuele mi piacere l’essere un po’ meno politically correct, o forse un po’ meno bravo ragazzo!!!
…grazie per la pazienza a spiegare il post, alcune cose per fortuna le avevo colte e me l’hai confermate!