La prossima vita faccio l’elettrauto.

No perché, sabato sera, nella macchina era rimasto il finestrino abbassato. Ho pensato fosse il motorino nello sportello ma era sano come un pesce. Era un filo invece, uno stupido filo che non faceva contatto bene dietro il pulsante nel cruscotto dell’auto.

Il pezzo non esiste, l’elettrauto ha saldato un filo nuovo e risolto il problema. Bello, bellissimo. Centoventi euro. Centoventi. Due ore di lavoro centoventi euro.

Perché studiate? Perché fate lezioni private? Perché andate a cercare un impiego da dipendenti?

Ovviamente non mi vedrà più, gliel’ho detto chiaro e tondo, foss’anche necessario dover scaravantare l’auto giù per un dirupo.

Mio figlio non studierà. Bello mio, a dodici anni dritto in officina – che prima impari meglio è – e poi vediamo chi ride bene.

Emanuele

10 commenti » Scrivi un commento

    • Son tornato a casa nervoso, non ho neanche acceso la radio e mi dava fastidio abbassare il vetro. Cavoli, 120€ è far pagare oro qualcosa che non vale altrettanto. Come ingegnere guadagno meno all’ora! E’ incredibile! 😐
      Ciao,
      Emanuele

  1. Che merda, certo che per attaccare un filo 120 €. Il problema è che se fai l’elettrauto consigliandomi di togliere i fusibili e facendomi un danno di 80 € non è che sarai tanto così bravo.
    Se ti può consolare c’è qui un ragazzo di 27 anni, operaio, qualificato, che prenderà quasi il doppio di quanto prenderò io.
    Non abbiamo capito nulla. Noi

  2. non è tanto il fatto di che lavoro fai.. quanto quello di lavorare in proprio o come dipendente.
    Mi ricordo che già 5 anni fa, dalle mie parti, un normale negozio di informatica si faceva pagare 50-60€ +IVA all’ora. Ora alcuni arrivano a 70 per alcuni lavori particolari. E vi dico.. non è che siano poi così tanto bravi eh…
    Quella è la stessa tariffa oraria di un elettricista o idraulico, che guadagnano altrettanto.
    Però tu vai da loro come dipendente, 10€ all’ora. Ma la colpa è in parte anche dello stato italiano, pieno di tasse varie. Non incolperei il “datore di lavoro che sfrutta il dipendente”. Al datore il dipendente costa il doppio di quello che prende. Se tu dipendente prendi 1.000€ al mese e sei in regola, al datore costi 2.000 (tra tasse, malattie pagate, ferie pagate, tredicesime e quattordicesime, etc etc)
    Si tratta di scegliere il lavoro, non di cosa si studia 🙂

    • Si beh matteo, parlando dei “tecnici informatici” sarebbe necessario discutere per ore. E’ un mondo che s’è sviluppato sulle spalle di coloro che non hanno vissuto la “rivoluzione informatica” ma se la son ritrovati addosso. Eppure queste miriadi di aziende fanno i soldi, richiedono cifre assurde per una semplice formattazione e probabilmente – il più delle volte – non sanno neanche cosa sta dietro tutta quella tecnologia. Sono “i maghi del computer” che io reputo semplicemente “maghi del clicca avanti e continua”. L’informatica è ben altro ed è triste pensare che possa esser ridotta a quello.
      L’elettrauto l’ha capito: ormai c’è la centralina elettronica e col fatto che serve una sonda da collegare alla seriale (che tu non hai) son diventati gioiellieri anche loro. Ieri tra le tante scuse mi son sentito dire “eh… ma ho dovuto attaccare un tester particolare per verificare…”, come se collegarsi alla porta seriale dell’auto e ammaccar due bottoni fosse qualcosa di incredibile.
      Non è questione di bravura o meno, ormai il 90% dei problemi alle auto dipendono dalle centraline, i motori e la tecnologia che ci sta dietro sono abbastanza rodati e conosciuti… si sbaglia poco lì in fase di progettazione. Vedi l’auto di Mao… qualche settimana fa non andavano gli anabbaglianti, per controllare se fossero o meno i fusibili abbiamo aperto la scatola e li abbiam controllati. Risultato? Blocco dell’auto totale. Carro attrezzi e assistenza Nissan. Le case ormai sanno che i soldi post-vendita si fanno sull’assistenza e per obbligarti ad andarci rendono tutto sempre più chiuso, non devi toccare neanche un fusibile tu. E’ assurdo.
      Riguardo l’esser dipendenti o lavoratori autonomi… è vero, al datore di lavoro per via delle tasse costiamo un bel po’ di più ma è comunque assurdo che certi settori abbiano tariffari migliori di quelli di una persona che ha studiato per anni. Non dico che non debbano sopravvivere o che siano dei re mida… però è anche vero che questo andamento non spinge sicuramente le persone a crearsi una cultura, a studiare, a faticare dietro i libri. Basta fare i calciatori, i tronisti o qualsiasi altra attività in cui il mercato è riuscito a gonfiare i prezzi.
      Io sono orgoglioso di ciò che ho studiato, quando lavoro non guardo assolutamente lo stipendio a fine mese perché ciò che faccio mi diverte ed è ciò che sognavo da piccolo però è incredibile…
      Ciao,
      Emanuele

  3. Eh, si. hai ragione. Ma credo che sia anche dovuto all’inflazione che ormai si ha della cultura. Ormai quasi tutti si laureano, e i lavori manuali li vogliono fare in pochi, quindi c’è una certa carenza/rischiesta, e si fan pagare.
    Ormai la laurea è inflazionata, bisogna sapersi creare un proprio percorso indipendentemente da quella.

  4. ti posso confermare che qualsiasi tester ha un costo che è sicuramente sotto le tue aspettative, quindi 120 euro per quel lavoro è una richiesta veramente spropositata. 😐

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