Caro professore, dimenticherò tutto.

Dimenticherò tutto perché ciò che mi ha fatto è imperdonabile.

Se mi chiederanno cosa sia una delta io ripenserò subito al modello storico dell’auto prodotta dalla Lancia. Se mi parleranno di infinito ripenserò alla canzone di Raf. Se leggerò di un gradino unitario mi tornerà in mente quello davanti il portone di casa mia. Se mi proporranno un teorema io risponderò che l’unico teorema che conosco è la canzone di Marco Ferradini.

Se mi chiederanno di occuparmi di quell’integrale io prenderò zucchero e burro e mi preparerò a spalmarlo sopra. La funzione seno sarà qualcosa che mi ricorderà esclusivamente il corpo di una donna e la trasformata sarà una semplice messa in scena di un grande mago.

Dimenticherò tutto mio caro professore. Non potrà più chiedermi di parlare di correlazione perché per me sarà, per sempre, una semplice dipendenza tra due entità. Sinc sarà l’abbreviazione di sincerità e rect niente più del nome inglese di un rettangolo.

I segnali, mio caro professore, saranno quelli di fumo o quelli stradali, non ne conoscerò altri.

Dimenticherò tutto per un semplice motivo: mio nipote nasceva solo una volta nella vita. E io, quella sera, ero a casa con un amico intento a ripetere qualcosa che – decisamente – non conta!

Questo, non potrò dimenticarlo mai.

Emanuele

11 commenti » Scrivi un commento

  1. A parte che, è piacevolissimo da leggere, questo sfogo … però, non puoi affibbiare una colpa così pesante al professore!… che colpa può avere?…Io, invece, voglio pensare che tuo nipote ti adorerà, forse, ti mitizzerà -come sanno fare i bambini :-)-. E poi sarà così intelligente e comprensivo da perdonarti il fatto di non esserci stato (materialmente) quando è nato, perché, capirà che, se non c’eri, era solo perché stavi investendo nel tuo futuro, ti stavi dando da fare per raggiungere un obbiettivo importante e stavi dando il meglio di te per riuscire … mentre il tuo cuore era lì a palpitare nella sala d’attesa, tutto per lui. Quindi fisicamente non c’eri ma a fare le tue veci c’era … la tua anima!! 🙂 Ps meglio non dimenticare le nozioni che hai imparato, tutto serve, meglio farne tesoro!! 😉

    • Sai, mio zio sacerdote qualche giorno prima di un tentativo mi disse: “vai tranquillo, tu domani andrai ad esaminare il professore, non sarà lui ad esaminare te! Perché se è stato un bravo professore che ti ha saputo far amare e apprendere la materia, allora passerai, altrimenti si vede che non ha fatto un buon lavoro…”. Ovviamente dal punto di vista di uno studente questa frase è contorta e può sembrare assurda… però, in fin dei conti, sarei potuto passare qualche appello prima. Sono una persona molto onesta (anche con se stessa!) e so quando merito di passare e quando invece ancora mancano tanti tasselli per arrivare all’esame sicuro. Quando non son passato non è stata colpa mia. Quest’inverno ho dato l’anima su questa materia e sognavo decisamente di togliermela prima che nascesse mio nipote.
      L’assenza quel giorno non è un dispiacere suo… penso che nella vita avrà così tante esperienze da condividere con me che di quel giorno gli importerà relativamente… piuttosto è stato un dispiacere enorme per me. Quella sera, quando nacque, tutta la famiglia era dietro le porte scorrevoli della sala parto con un mazzo di fiori in mano. Io… si, saggiamente stavo pensando al mio futuro, ma non mi sarei mai voluto perdere quelle emozioni. Tutto qui…
      Ciao,
      Emanuele
      PS: e lo so che non si dimentica… 😛

  2. …mmm, a questo punto posso solo dirti che mi mancava qualche tessera del “puzzle” e tutti questi retroscena non li conoscevo 🙁 … ma, adesso, tutta la tua amarezza la posso proprio capire !!!… è come l’aver perso un “treno” della propria vita, uno di quelli fondamentali,vitali… ma perché qualcuno si è messo in mezzo, quindi la seccatura è doppia 👿 Mah.. in questi casi, l’unica soluzione che intravedo è cercare di mandare giù il “rospo” moolto lentamente, e magari col tempo lo digerirai …!!..il tempo sistema ogni cosa 😉 ps ma lo sai che le parole di tuo zio sono proprio sagge? più ci penso e più le trovo veritiere!! 🙂

    • Non è una tragedia, però ovviamente m’è dispiaciuto. Comunque si… la frase di mio zio non è sbagliata solo che è difficile farlo capire ai professori quando si è ancora studenti… 😛
      Ciao,
      Emanuele

  3. Occhio che ad avvicinare un delta ad un integrale scatena pericolose nostalgie nei Lancisti 🙄 🙄 🙄

  4. Ehehe, in effetti… però in matematica una delta fa scomparire l’integrale perché campiona il segnale in un istante ben definito. 😛
    Come andava in pista? 😀
    Ciao,
    Emanuele

  5. Eeeeh, in pista,per strada, nei rally…la Delta Integrale…come dire…tendeva ad infinito. :love: :love: :love:

  6. mi viene in mente la canzone del Liga…
    e te lo porti dentro lo stronzo professore che ti ha rubato il tempo con la sua mediocritààààà…. (vivo o morto X)
    😛

    • Paperinik77pk, quando ancora la Lancia faceva macchine serie… ormai i rally li dominano le giapponesi… 😐
      Ary, decisamente! Che poi è un professore preparatissimo… però non sa – completamente – valutare gli studenti!
      Ciao,
      Emanuele

  7. Eh vabbè…speriamo che il venerato Marchionne si dia una sveglia.

    E’ un pò come il tuo professore…sa parecchio di economia…ma non è attento al cliente (che ultimamente però è sempre più attento al venditore e al prodotto).

    Non lo sa fidelizzare come la Fiat, l’Alfa e Lancia di un pò di tempo fa. Uno nasceva Alfista e restava Alfista a vita.

    Chi ha comprato Fiat ultimamente, non sempre ricompra Fiat anche la seconda volta. 🙁 🙁 🙁

    • Beh ormai i puristi dell’auto sono pochi. Anche Mercedes e Bmw hanno perso i loro estimatori che mai e poi mai avrebbero toccato altre marche. Porsche s’è messa a fare SUV, rinunciando intenzionalmente a certi dettami del suo essere… è un mondo sempre più in concorrenza ed è difficile creare legami forti anche nel mondo dell’auto.
      Ciao,
      Emanuele

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