Sabbenerica.

Il passato, si sa, affascina sempre.

Oggi ho fatto 80km per tagliarmi i capelli e questa scelta così pazza (considerato anche il diluvio che ha investito Milano nel pomeriggio) ha acquistato senso non appena arrivato.

Non tanto per il negozio, ormai figlio degli arredamenti sufficientemente moderni, quanto per il negoziante, un barbiere partito dalla Sicilia nel 1957.

Solo questo basterebbe a far capire a chi ho affidato la mia testa, e quanto questa sia una persona distante da quelle boutique in cui qualsiasi ritrovato artificiale viene spruzzato, massaggiato, oliato in testa.

E’ stato un pomeriggio piacevolissimo, ho avuto modo di conoscere la sua storia, la storia di “Giuseppe il terrone”. Era chiamato così quando arrivò nel paesino che – a detta sua – contava “2100 persone e 1 terrone”.

Storie d’altri tempi, storie di treni che staccavano il figlio – giovanissimo – dalla famiglia, con quelle camice tipiche del più povero siciliano degli anni ’60. Gli amici con la camicia nera, quelli col segno di lutto al braccio perché avevano perso qualche familiare, quelli coi pantaloni di velluto presi in prestito dal fratello più grande.

Tempi in cui, il padre, si salutava col “sabbenerica” (“sia benedetto”), un padre il suo, che – quando nel 1962 arrivò a Milano – si sorprese tantissimo quando Giuseppe usò un inusuale “ciao” per salutarlo.

Ecco che il mio taglio, oggi pomeriggio, è diventato – magicamente – qualcosa che passava in secondo piano. Ero entrato per sistemarmi la testa e mi son ritrovato a curiosare in qualcosa che fa parte della storia d’Italia. La storia di tuti quei giovani siciliani che partivano per trovare lavoro.

“Nella tua scelta di venir qui, vedo me cinquant’anni fa” mi ha detto. Mi ha detto anche che ho dei capelli duri, da vero siciliano, ma questa è una storia cui credo poco.

Intanto, tra racconti seri e ricordi d’altri tempi ha anche deciso di regalarmi il taglio della barba perché siciliano: “la vuoi fatta? Dai, te la faccio…”. Sembrava quasi provasse piacere nel lavorare, un piacere che la gente dimentica sempre più.

Alla fine, volevo pagare ma non aveva il resto, così… sono andato via senza pagare: qualcosa che in questa società, in questa Milano piena zeppa di precisione, rigore e rispetto suona come una corda stonata: qualcosa che non solo non esiste, ma che non dovrebbe esistere. Quanti farebbero del credito ad una persona mai vista?

Sono andato via col sorriso in faccia e soddisfatto dei 40 chilometri percorsi all’andata.

Se vi chiedete “perché sei finito così distante?”, la risposta è semplice: i cinesi uccidono il mercato e non volevo finanziarli (anche perché lavorando persino la Domenica – in effetti – non hanno rispetto neanche della loro vita), dall’altro i parrucchieri milanesi rubano 25€ per un taglio. Con 4€ di metano, Giuseppe ti fa i capelli a 10€ e ti racconta una storia bellissima.

Emanuele

6 commenti » Scrivi un commento

  1. Sono contento che ti sia piaciuto il mio consiglio, Peppino è un grande, mi fa morire dalle risate, e questa storia ce la siamo raccontati anche noi, la prima volta in cui ci siamo visti.
    Ma te l’ha infilata la testa nel lavandino per sciacquarti i capelli dopo il taglio?
    E’ la parte più bella, quella.

    p.s. hai dimenticato di dire il motivo principale per cui sei andato li. Cioè che te lo ha consigliato LUI (cioè io). 🙄

    • Ahah… la testa nel lavandino… si, bellissimo. Che non sia mai che decide di inclinare le sedie come fa il resto del mondo. Lui ti prende proprio la testa e ti fa controllare con l’occhio il buco di scarico! 😀
      Comunque è proprio un personaggio… ed è stato piacevolissimo stare li dentro! 🙂
      Ciao,
      Emanuele
      PS: A35G, che… vai anche tu da un barbiere siciliano? 😛

  2. Ce ne fossero anche qui di persone così e non esiterei a farmi tagliare i miei (preziosi) capelli da loro. Purtroppo, per me Giuseppe è un po’ troppo lontano 🙂

    • Emily, non so dove vivi… ma puoi sempre prenotare un posto in aereo, no? 😀
      Giuseppe, 450km?!? Ma sempre sempre?! 😮
      Ciao,
      Emanuele

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