Mia madre ha fatto 89′ e 25″ che – fortunatamente – non è 90.
In pratica sono stato un’ora e mezza al telefono con lei e di questi 89 minuti io avrò parlato meno di 10 minuti in totale (ma tanto si sa di cosa sia capace…). 😐
Ad un certo punto ero addirittura in trappola: non mi ero accorto che si era ammaccato il tasto del cordless per disattivare il microfono e così ogni tanto facevo qualche (timida) domanda ma mia madre continuava imperterrita nei suoi discorsi, nel suo eterno parlare.
E’ stato il ripetuto “mamma, ma mi senti?!” a farmi rendere conto che qualcosa non andava! 😡
Comunque lì stanno tutti bene, gli manco, mi raccomando fai la lavata, non ti fare mancare niente, metti l’acqua alle piante ogni tanto, all’università tutto apposto, gli amici stanno bene, li che tempo fa, ti pensiamo tutti, qui ci stiamo ambientando, Milano è molto diversa ma vivibile, la gente ha più rispetto e blablabla… ok, mi stavo lasciando andare anch’io.
Scappo a metter 2 sofficini in padella che è tardi(ssimissimo).
Ah, oggi tornando dall’università mi son comprato i cornettini al burro del panificio… e dannazione sono già finiti: questi sono problemi nella vita! 😎
Emanuele
Hey,
e come hai fatto con gli scout?
come hanno fatto tutti i miei amici del clan (hanno lasciato)?
non lo ammetterò mai, per questo lo dico solo su un sito internet: non sono andato a studiare fuori per non far chiudere il mio reparto…
No Musichele, forse t’è sfuggito un particolare: il mio è il caso opposto. L’intera famiglia s’è trasferita a Milano, io sono rimasto dov’ero. 😀
Fa quasi ridere… solitamente accade l’esatto opposto, e invece, una serie di coincidenze… 🙂
Ciao,
Emanuele
PS: rispondendo alla tua confessione, invece, bisogna trovare il giusto equilibrio tra le due cose: scelta di servizio e scelta di vita eh, non è che la nostra vita non abbia valore davanti a Dio!
per carità, ma io avevo tanta voglia di andare fuori, non tanto per studiare, quanto per quell’insanabile desiderio di avventura (che già mi ha portato una volta in erasmus). Per questo mi sono fatto un esame di coscienza e ho deciso che era meglio vivere meno ficosamente qui, ma almeno avrei studiato un po’ in più… E in tutto questo ho pensato che gli scout potevano anche chiudere senza di me 🙂 ma come dicono i “vecchi lupi” del mio gruppo, “quà tutti siamo utili e nessuno è indispensabile” …
Vabbè basta confessioni!!!
Ah beh se le cose stanno così è già – decisamente – diverso. Per come avevi scritto prima sembrava quasi che ormai che sei dentro non potrai più muoverti da dove vivi!
Ciao,
Emanuele
PS: la cosa bella è che fosti proprio tu a dirmi una volta via e-mail che preferivi parlarmi solo li… 😀