Dopo un 2009 incredibile… buon 2010!

Siamo nel duemiladieci da pochi istanti e io avrei da parlare per ore perché il 2009 non l’ho concluso. Avevo voglia di fare un resoconto per l’ultimo dell’anno ma gli impegni hanno letteralmente fatto volare questi giorni.

Il 2009 è stato un anno s-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e. Sia perché nasceva da un 2008 altrettanto bello, sia perché credo di non aver vissuto assolutamente giorni che ti lasciano l’amaro in bocca. Le difficoltà ci son state, ma è ovvio… fan parte della vita tanto quanto il letto con un piumone, lo zucchero nel caffè e i guanti per la Vespa.

Il 2009 è stato spettacolare perché per ogni singolo mese saprei raccontarvi almeno un momento, un pensiero, un giorno felice. Proverò adesso a fare un breve riassunto ma la cosa più stupefacente è che se scorrerete l’archivio non troverete mai un giorno vissuto con pessimismo.

Bandiera della pace sventola sul castello

Gennaio aprì le danze con un capodanno spettacolare, con l’alba incontrata con i piedi immersi nell’acqua gelida del mare e il trenta in una materia arrivato proprio i primissimi giorni. Pochi giorni prima scrissi “la bacchetta magica è dentro di noi” e… sembrava dovesse essere proprio così!

Febbraio mi regalò la possibilità di rivedere i miei fratelli, trascorrendo una bellissima settimana a Milano e regalò alla famiglia il contratto dell’auto. Era il giorno di San Valentino e io, mio padre e mia madre uscimmo dalla concessionaria con una novità in più (e qualche soldo in meno…).

Di Marzo ricordo con affetto la prima settimana in cui pubblicai le foto del mio viaggio a Milano, il mio compleanno e quei due bellissimi libri ricevuti, il primo pesciolino nato nell’acquario e la pubblicazione del nuovo layout del blog.

Di Aprile va sicuramente menzionato il concerto degli Akkura e l’arrivo della PandaPanda: un’attesa lunga un mese che ogni giorno mi dava tanta fretta di vivere i giorni per raggiungere il prima possibile la data di consegna…

Di Maggio ricordo sicuramente una data che non andrà mai via dalla mia mente. Dieci Maggio 2009. Mio padre ebbe un infarto. Il momento di paura più grande di tutta la vita fin ora vissuta probabilmente. Cercai subito di aver Speranza però… ed è proprio questo che voglio ricordare di quel mese. La Speranza toccata con mano. I giorni frenetici vissuti senza sosta ma senza mai perdermi d’animo. Sapevo che era il momento di dare il massimo e per alcune settimane dedicai tutte le mie energie, esclusivamente, alla famiglia. Furono giorni intensi in cui le preghiere sembravano trasformarsi, notizia dopo notizia, in concretezza come non mai.

Giugno fu un mese strano. Sia perché mi ritrovai ancora a sopportare gli strascichi di Maggio, sia perché trasformai quella Speranza vissuta il mese prima in un impegno profondo per ogni cosa che facevo. Studiai tanto e sembrava quasi che la stanchezza del mese precedente fosse una briciola tant’era la mia carica. Proprio l’ultimo giorno del mese ricevetti una conferma. Ah, a Giugno vidi – in foto – quello spettacolo che è la casa di Milano.

Luglio fu concretezza. Due materie tolte quasi “miracolosamente“, con l’aiuto di due colleghi che in quel momento furono per me due autentici angeli custodi e mi piaceva tantissimo l’idea di averli riconosciuti. E’ una cosa che, spesso, nella vita si fa con difficoltà… io non vedevo le loro ali ma quasi. Una materia, poi, fu la conferma che se si crede intensamente in qualcosa i risultati prima o poi arrivano. Passai l’esame al primo tentativo, nonostante solitamente questo scoglio fosse più arduo per tantissima gente.

Agosto fu sole, mare, amici, sorrisi, gioia sfrenata. Prima con il campo scout e poi col viaggio in Croazia… e soprattutto per il modo con cui nacque: a Maggio decisi di non fare il biglietto per via dell’infarto di mio padre ma gli amici decisero di farlo ugualmente a sorpresa. Fu un gesto che sarà difficile dimenticare e che credo possa insegnare tanto…

Settembre fu un mese veloce. Sia perché quando torni dalle vacanze le prime settimane volano, sia perché tornai a studiare. Di Settembre ricordo il giorno in cui feci il biglietto per Milano… l’ennesimo viaggio, l’ennesima vacanza, l’ennesima possibilità di rivedere i fratelli. Ricordo che ogni giorno facevo il conto alla rovescia verso la data di partenza… proprio come un bambino impaziente.

Ottobre è Milano. La possibilità di vedere la casa nuova, l’occasione di riabbracciare i miei fratelli ma non solo. Di Ottobre ricordo questo bellissimo post, con un titolo fenomenale: “L’abitudine alla felicità”. Era qualcosa che nei mesi precedenti mi era entrata nelle vene, nel sangue, nell’aria contenuta dagli alveoli polmonari. Parlare di abitudine alla felicità è qualcosa di paurosamente sconvolgente: tutto è tramutato in gioia, come l’oro che Re Mida sapeva creare semplicemente toccando gli oggetti con le mani.

Novembre è una notizia. Una delle più belle che una persona nella vita possa attendere. I giorni prima erano tutti stati belli e intensi ed era anche arrivato un bel voto, ma quel giorno cambiarono tante cose a casa e tante sono dettate, tutt’ora, da quella sorpresa…

Dicembre è il mio CFA. L’ennesima conferma interiore di ciò che cerco di testimoniare (non solo agli scout). Un’esperienza indimenticabile, soprattutto una cena. Dicembre segna anche l’inizio della Materia e questo non è un dato da sottovalutare…

E’ incredibile come il duemilanove sia stato intenso, allegro e ricco. Come al solito, rivedendo ciò che ho vissuto mi vien da pensare che in questo periodo della mia vita stia ricevendo decisamente più di quanto riesca a dare e allo stesso tempo mi chiedo cosa dovrà essere il duemiladieci con un anno così alle spalle! Ho fatto una scorpacciata di entusiasmo che difficilmente si consumerà…

Tronco con fiori di campo

Di novità sembrano non mancarne e già ci sono mille progetti in cantiere che magari vi farò conoscere più avanti… uno su tutti però voglio annunciarlo. Da metà Gennaio sarò “solo a casa”. Quando sono tornato dal campo invernale ho scoperto che i miei avevano fatto i biglietti per Milano. Dopo un mio “ah bello! E quando tornate?” non ho ricevuto – ahimé – una data ma un laconico “i biglietti sono di sola andata!”.

Si preannunciano giorni scintillanti ed è con questa novità che vorrei chiudere questo post. Aggiungo solo due parole sul campo invernale: l’attività è andata benissimo e (quand’è giusto è giusto) credo che gran parte del merito sia della capacità dello staff che sta crescendo tanto. Abbiamo fatto esperienza in questi anni e lavorando sempre con lo stesso entusiasmo le cose man mano diventano sempre più belle e semplici.

Ecco, forse è proprio questa la frase con cui salutarvi e augurare anche a voi un buon 2010.

Siate entusiasti di ciò che vivete, non guardatene il colore ma l’opportunità di crescita!

Emanuele

8 commenti » Scrivi un commento

  1. tante parole ….tante da non poterle respirare cosi velocemente merita di rileggerlo…
    “Siate entusiasti di ciò che vivete, non guardatene il colore ma l’opportunità di crescita!”

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