Quelo che voe el Paròn.

Stasera sono rimasto a casa e in televisione c’era un film sulla storia di Bakhita, una suora proclamata Santa nel 2000 da Giovanni Paolo II.

Domani ci sarà la seconda puntata e penso proprio che la registrerò non potendo essere a casa per cena (e quando mai! :-|).

Bellissimo il film che, anche se un po’ romanzato, riesce a trasmettere la serenità di questa suora che fin da piccola visse una vita decisamente dura. Venduta come schiava per 5 volte nel suo paese (il Sudan), subì le violenze dei padroni che di volta in volta la acquistarono.

Il suo vero nome lo dimenticò in seguito al trauma subito durante il rapimento dal villaggio in cui viveva, ad appena 4 anni. Bakhita le fu dato dai suoi rapitori. Significa “fortunata” e le dissero che… “era una fortuna esser diventata loro schiava”.

Scoprì Dio venendo in Italia sempre in seguito ad una compra-vendita. Imparò a chiamarlo “padrone”, proprio come per anni dovette chiamare tante persone.

Sono andato a leggermi su Wikipedia l’estratto della sua storia, vi consiglio di farlo.

Povera io? Io non sono povera perché sono del Padrone e nella sua casa: quelli che non sono del Padrone sono i veri poveri.

In Italia divenne famosa intorno al 1930, tanto che la gente veniva da varie parti d’Italia a trovarla grazie ad alcuni doni naturali: i suoi modi gentili, la voce calma, il volto sempre sorridente.

Bello immaginare persone così. Bello essere persone così.

Emanuele

3 commenti » Scrivi un commento

  1. mi decido dopo un po’ di attesa a vincere la mia pigrizia e a dirti che non vedo più, da quando hai cambiato, la parte sinistra del testo. Cerco di capire lo stesso quello che scrivi, ciao con affetto

    • Ehi Carla… mi spieghi meglio cosa “non si vede”? Ho fatto vari test con più browser e differenti risoluzioni e tutto sembrava funzionare. Che risoluzione ha il tuo monitor? Che browser utilizzi? Saresti in grado di mandarmi via e-mail uno screenshot del problema? (Si fa col tasto STAMP della tastiera e poi apri il Paint e fai “incolla”…).
      Riguardo al gufo, se registri il tuo indirizzo e-mail su http://www.gravatar.com potrai scegliere tu stessa l’avatar personale (è un po’ come l’immagine di msn per intenderci!). 🙂
      Ciao,
      Emanuele

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