Palermitani mi dovete un polmone!

Sono appena tornato dalla riunione scout.

Oggi, visto il bel tempo, non mi son fatto scappare l’occasione di prendere la bicicletta.

Al ritorno son dovuto passare dal carnezziere (si lo so che si dice macelleria… ma è molto più bello così! :-P) e poi da mia zia a prendere una tonnellata di cuccia. 😎

Bene. Piacevolissimo come al solito immergermi nel traffico e poter sfilare ad una velocità invidiabile persino dagli scooteristi… però, mentre pedalavo mi chiedevo: ma perché a Palermo così poca gente prende la bicicletta?!

Quest’estate, tornando dal campo scout estivo, ho visto Padova. Sembrava d’essere in un mondo parallelo: la gente prendeva la bicicletta per andare a fare la spesa senza pensare di fare qualcosa di straordinario.

Qui è già tanto, se a prenderla sono i bambini… per andare a correre in qualche villa.

Perché?! La Sicilia gode della più alta media di irradiazione solare d’Europa. Non può essere il clima il problema.

Io oggi pomeriggio sono uscito con un giubbotto leggero e… appena sceso dalla bicicletta sono rimasto con una magliettina a maniche corte. 13 Dicembre, maniche corte.

Bene, non può – decisamente – essere il clima il problema…

Cosa fa essere i palermitani così sfaticati?! Qualche gene particolare? Qualche cibo con qualche sostanza non documentata bene?

Il traffico diminuirebbe, la “panza” di tanti palermitani si smaltirebbe e… al contrario, arrivati a casa potrebbero anche concedersi quel dolce in più, quel panino in più, quel pasto in più. Un po’ come il mio pacco di brioscine con la nutella divorato tranquillamente… :joy:

Ci vuol così tanto a capirlo?

E non ditemi che in bicicletta si perde tempo… perché è la scusa più stupida del mondo. Col traffico che c’era oggi in centro avrei avuto sicuramente il tempo di arrivare a casa e tornare indietro prima di una macchina!

La Vespa o l’auto le prendo anch’io. Quando ad esempio devo portare troppe cose (vedi all’università, con libri e portatile) o quando devo arrivare in un posto senza quel filo di fiato in più (credetemi che prendendo l’abitudine il fiatone delle prime volte scompare). Non credo però che oggi tutti i palermitani avessero queste necessità!

Intanto… i poveri (pochi, ne ho visto solo uno purtroppo) ciclisti si sorbiscono tutto lo smog senza poter far nulla.

La mascherina non la voglio. Vorrei persone più attive. Vorrei concittadini più coraggiosi.

Oppure preferiamo cullarci nelle posizioni di coda delle classifiche sull’inquinamento, sul traffico, sulla vivibilità, etc…?! 😐

Emanuele

8 commenti » Scrivi un commento

  1. Mah, guarda qua a Torino non siamo messi meglio…tutti in macchina, io stesso la prendo quasi sempre perche’ se dovessi andare in tram dovrei partire minimo mezz’ora prima col rischio di arrivare lo stesso in ritardo…di andare in bici poi non se ne parla proprio: io la adoro ma in citta’ si respira un’aria tremenda (http://www.provincia.torino.it/ambiente-provto/inquinamento/qualita/indice_iqa.htm ed e’ stata una settimana pulita rispetto alla media invernale), se si arriva a destinazione perche’ non si e’ stati investiti non si sa dove metterla, se poi si trova il posto non e’ sicuro di ritrovarla al ritorno…insomma, un disastro 😐

    Alcuni che la usano ci sono e li stimo molto perche’ non e’ per niente facile, qui…avrei tanti aneddoti ma ho gia’ scritto abbastanza

    • Beh Ska, io credo sia anche questione d’organizzazione.
      Quando posso cerco di prenderla sempre. Oltre a farmi sentire “libero” come poco altro, aiuta in qualche modo a smaltire il traffico.
      Anche qui è rischioso lasciarla dove capita però… cerco di prevedere sempre anche questo. Insomma, la prendo in base alla destinazione.
      La cosa che mi dispiace di più è l’aria. Quando si va in bicicletta si respira molto più profondamente ed è orrendo inalare gas di scarico. Ci sono vie che faccio quasi “in apnea”. E’ assurdo. 😐
      Il punto è che… se nessuno incomincia, non avverrà mai questo cambiamento!
      Ciao,
      Emanuele

  2. Ema
    PUNTO 1: A Palermo non ci sono piste ciclabili degne di questo nome, solo dei lunghi marciapiedi che a meta strada si interrompono lasciandoti cosi solo due opzioni, rigirare e tornare da dove si è arrivato oppure affrontare la strada e il traffico palermitano.

    PUNTO 2: Se lasci una bici incustodita capace che al ritorno non la trovi più.

    PUNTO 3: A Palermo non esiste “cultura” della bici, il motivo non l’ho mai capito…

    PUNTO 4: sarebbe bello se tutti prendessimo la bici, lo farei anch’io, ma ahimè! non ci son andare

    • Riguardo le piste ciclabili ti do ragione. Sono li giusto perché “devono esserci” e non sono per nulla radicate nella città. Qualche giorno fa, inoltre, ho percorso quella sul lungo mare ed è una continua lotta con le transenne che delimitano le piste. Ridicole.
      Però… c’è un però. Anche le strade a Palermo fanno schifo: dissestate, piene di buche e… persino piene di cartelli inutili (i limiti di 30km/h su Viale Regione Siciliana per dirne una). Eppure la macchina la prendiamo ugualmente… non è quello a fermarci. Se ci credessimo un po’ di più ci comporteremmo così anche per la bicicletta, non credi? 🙂
      Anch’io sto attento dove lascio la bicicletta, però mi sono attrezzato. Ho una catena di vari kg che serviva un tempo a tenere ferma una roulotte… adesso solo un pazzo perderebbe tempo ad aprirla per rubare una semplice bicicletta. Le soluzioni esistono.
      La cultura manca, è vero… però se le amministrazioni ci credessero, si potrebbe anche tentare di costruirla. Un po’ come tutte quelle campagne “Non ci casco: io uso il casco!” che ogni 3×2 spuntano in televisione (ma non solo). La vera domanda è: c’è voglia di spingere i cittadini in tal senso? Oppure, anche qui, i grandi interessi (petrolio?) offuscano il messaggio che dovrebbe arrivare fino a farlo diventare un semplice consiglio “la bicicletta fa bene”? 😐
      Ciao,
      Emanuele
      PS: davvero non sai andare in bicicletta?!? 😮

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