Canta solo se vuoi pensare…

Sono tornato. Sono ancora decisamente distrutto. Mi sono risvegliato dopo un pomeriggio passato a letto.

Ho migliaia di storie da raccontare. Miliardi di sorrisi, milioni di momenti felici, migliaia di spaventi, centinaia di paure.

E’ appena finito uno dei più bei campi mai vissuti.

L’idea del “campo di gruppo” faceva paura ma ha superato ogni aspettativa in ognuno di noi.

…e ancora più in alto vola, prende quota, sorvola vallate, portato dai venti ma le idee le ha chiare…

Due canzoni han fatto da sottofondo a questi giorni, ma di queste ne parleremo più avanti.

Non so cosa raccontare prima, è ancora tutto un vortice di emozioni dentro.

Le risa sul treno? Le stupende mangiate? Le 4 ore di sonno al giorno?!

Conchiglia - RiflessioneOppure anche… il correre per 30 chilometri verso un pronto soccorso per un pezzo di dito saltato? Le risate con le lacrime agli occhi anche mentre un *pezzettino di carne* era immerso nel ghiaccio?!

L’esserci ritrovati come ladri, minacciati d’arresto? L’aver segato un tubo per l’irrigazione ed aver tentato di succhiare benzina dal serbatoio di un’auto?!

Ma anche… l’esser diventato flashman-u, battendo nei 100 metri un centinaio di persone? L’aver soccorso una ragazza che non riusciva più a respirare?

Un palco di 20mq costruito in meno di due ore con soli pali e cordino? La realizzazione di un’impresa che ha fatto persino scappare alcune lacrime per le emozioni?

Le macchine fotografiche sono stracolme di foto. Difficile sceglierne una da associare a queste parole.

Un vortice di emozioni. Impossibile definire diversamente questo campo.

Un po’ come una sera, guardando una stella cadente e fissando un desiderio, preciso, fermo…

Ora è tempo di svuotare lo zaino, raccogliere tutto ciò che di più bello è venuto fuori e conservarlo nel cuore.

Ho l’impressione che i prossimi giorni saranno un tantino più tranquilli. Non avrò la necessità di bere 2 caffè al giorno per resistere alla stanchezza e – finalmente – potrò anche andare a mare.

Tutto il resto ve lo racconto pian piano.

Con calma, non c’è fretta… e io devo ancora riprendermi.

Emanuele

PS: ad esempio, anche l’ultimo esame… è una bella storia da raccontare… 🙂

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

10 commenti » Scrivi un commento

  1. …legate allo spago le nostre speranze, nei nostri aquiloni i sogni mai morti… :joy:
    (le due canzoni sono scouting for boys e colore del sole o scouting for boys e la gioia? 😛 )

  2. Ok, lo so che non c’entra una mazza ma ho una curiosita’: perche’ voi siciliani (e magari non solo voi?) dite “a mare” invece di “al mare”?

  3. perché la sicilia è a mare nel vero senso della parola 😛

    p.s. per emanuele ho aggiornato wordpress 😆

  4. Bentornato!! 🙂

    Sono curiosa di sentire tutto ciò che hai da raccontare :dogarf:

    vogliamo i dettagli :eeeh:

    a presto
    Valentina 🙂

  5. Ska, boh. Perché dire “al mare”? 😮
    Valentina… ci sarebbe da scrivere un libro su tutto quel che è successo a questo campo. Proverò a farlo uscir fuori pian piano in questi giorni, connessione permettendo…
    Ciao,
    Emanuele
    PS: più precisamente, dettagli riguardo a cosa?! 🙂

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