Come combattere (e vincere) la paura di star soli.

Da qualche tempo rifletto su questo argomento.

L’uomo è un animale sociale (alcuni son anche “socievoli” :-P) che naturalmente, per evoluzione, si è ritrovato a vivere in gruppi, più o meno piccoli.

Qualche settimana fa mi trovavo da solo nel bosco. Questa cosa penso di averla ripetuta più volte anch’io nella mia mente.

Sarei stato 2 giorni da solo, dovevo forzatamente vivere un weekend con me stesso.

Effettivamente non mi faceva piacere. Ho chiesto a più di un amico di venirmi a fare compagnia… o di venirmi a trovare.

Però, era una voglia di “condividere le giornate” diversa da quella di certe persone.

C’è tanta – forse troppa – gente che per paura di andare avanti da sola nella vita, si àncora alla prima persona che incontra.

Non voglio portare esempi di persone che conosco, perché l’ho già fatto in passato su questo blog e sarei ripetitivo.

Piuttosto, da alcuni mesi mi domando: perché non vincere anche questa paura?

Ammetto di averla sofferta anch’io in passato. La paura di lasciare le proprie “certezze” è una cosa che spaventa e che richiede grandi riflessioni (a meno di essere persone che vivono solo d’impulso: ma a questo punto mi chiedo a che serva tutto il rimanente chilogrammo di materia grigia…).

Avete letto più volte in questo blog la mia difficoltà, le mie “urla” per tentare di convincere “qualcuno ad amarmi” come intendevo io. C’era anche paura dietro (non solo quella ovviamente). C’era paura e lo ammetto perché è umano averla.

Però, mesi fa, quando mi dissi basta, decisi di iniziare una nuova strada.

E non stavo scappando da quella vecchia. Mi ero reso conto che per percorrerla dovevo prima imparare taaaanto altro. Perché c’erano cose che mancavano in me.

E così, ho perso una persona dalle grandi potenzialità (si Fabi, parlo di te… ed è anche così – ma non solo – che ti descrivo a chi mi chiede…) perché volevo smettere di aver paura.

Volevo dimostrare a me stesso che ogni paura può esser vinta se affrontata con impegno. E così anche questa doveva scomparire.

Io dovevo vincere.

La gente ha paura di immaginarsi un futuro da sola, senza nessuno accanto. In questi giorni ho visto anche altre persone succubi di questa paura. Io… per risolvere il problema ho iniziato a domandarmi: perché preoccuparmi del futuro?

Quando arriverà lo affronterò, inutile pensarci prima! 🙂

E questo non significa vivere alla giornata e non progettare la propria vita… c’è una differenza sottile ma ben definita. Significa semplicemente non esser preda delle paure e delle ansie dovute a decisioni future.

Non vivere con l’angoscia di un futuro che sembra non arrivi mai.

Pensiamo a ciò che c’è da viver oggi. Pensiamo agli impegni di oggi. Concentriamoci su quelli. Cerchiamo di essere oggi i testimoni dei valori che abbiamo dentro (se poi coincidono con quelli cristiani, tanto meglio).

Sono tornato come anni fa, quando dicevo a tante ragazze di no perché “aspettavo la ragazza dei miei sogni”. Perfetta e non perfetta allo stesso tempo (ci vuole un post a parte… ;-)).

E’ tornato insomma l’Emanuele che disse a Fabiana (una bellissima ragazza :-)) di no per 10 mesi, perché voleva esser sicuro che non fossero solo illusioni (per entrambi) ciò che sembrava stesse nascendo.

Vivo alla giornata. Anzi no, vivo DELLE mie giornate.

Sono una motivazione più che valida per essere felici e sereni.

E’ questo forse il segreto (insieme alle 10 regole per viver felici) che in questi mesi mi fa affrontare tutto positivamente. Capitano i momenti di amarezza, ma poi – puntualmente – ritrovo da solo la forza di rialzarmi e sorridere. Come dicevo qualche tempo fa“la tristezza non dura neanche 10 minuti”! 🙂

Altro che persona insicura… dovrei tenere più spesso a mente ciò che ho sentito dire da mia madre qualche giorno fa: “Emanuele sa il fatto suo!”. :joy:

Le strade vanno percorse con serenità ed allegria.

Si apprezza meglio il rumore del vento e si sente meno la fatica ed il sudore…

Buon inizio di settimana,

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

9 commenti » Scrivi un commento

  1. il passato non esiste più
    il futuro non esiste ancora
    il presente …. ma quando è il presente 😎 ?

    buona giornata

  2. eheh
    anch’io ho smesso di pensare al passato e preoccuparmi per il futuro.
    che altrimenti è un casino.
    meglio vivere il presente e basta.
    che già è stressante di suo 😀

  3. E’ importante vivere appieno il presenta..ma ricordiamoci sempre..che bisogna pure costruire il futuro!! Con i sogni, con i grandi progetti!! 😀

  4. perché non vincere anche questa paura?

    Perchè, imho, non si puo’ vincere.

    (ps, bel blog)

  5. Finalfire… ma intendi “soli senza nessuno” o “soli senza una persona accanto”?
    Perché nel primo caso sono d’accordo, neanch’io ho alcuna voglia di darmi all’eremitaggio o non avere più contatti col resto del mondo.
    Nel secondo caso invece sono convintissimo che sia più che possibile. La felicità è dentro di noi, non negli altri!
    Ciao e grazie per i complimenti,
    Emanuele

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