Dopo la virgola di ieri, oggi mi sento “ancora più solo”. Perché è vero, la vita non sai mai dove e come ti porta… però è anche vero che certe cose tendono a legarti con il passato, come… la bava di una lumachina che cammina.
Da tempo mi dicevo: “Come sarebbe Emanuele da solo?”.
E’ tempo di maturità… ed è davvero tempo di dimostrarlo a me stesso.
“Le decisioni mature sono quelle che si prendono senza avere alternative”. L’avete letta più volte questa frase su questo blog. E’ davvero bella e ci credo tanto. Da mesi ho iniziato questo nuovo cammino… mi ha fatto perdere tanto, ma credo anche che mi darà tanto. E poi chissà, forse nulla è davvero perso nella vita.
Non c’è più nessuno, non c’è più niente. Ho raso al suolo burattini e burattinai. Questa cosa mi spaventa ma mi riempie anche di orgoglio. Perché è più facile scegliere nuove strade quando si ha qualcuno che ti dimostra interesse. Io volevo essere libero da questo. Da sicurezze. Da nuove ancore.
L’unica ancora doveva esistere dentro di me. Altrimenti mi sarei nuovamente trovato a dire “ah, però ce l’ho fatta perché in fin dei conti c’era X e mi veniva tutto a scendere…”.
Sarò pazzo, sarò stupido, ma volevo la strada più ripida possibile.
Sono io, contro il resto del mondo. Perché Emanuele è capace. Perché Emanuele, se vuole, sa far bene ogni cosa. Dall’aprir una macchina senza chiavi allo scriver cose sdolcinate per chi si vuol bene ascoltando una canzone.
Fortunatamente il cielo stamattina è sereno… prenderò nuovamente la mia bicicletta, riaccenderò il mio iPod e mi tufferò in questa nuova avventura.
Ho bisogno di scoprire davvero se “valgo qualcosa”, perché in questi anni ho avuto spesso difficoltà nel crederlo… e le parole degli altri che ti dicono il contrario non servono a nulla se certe cose non nascono da dentro di te.
Da oggi inizio la vera battaglia.
Mi abbasso l’elmetto,
Emanuele
Sono d’accordo con il finale: le parole degli altri che ti dicono il contrario non servono a nulla. La coscienza di poter “spaccare il mondo” deve nascerti dentro. Se poi proprio non riesci a sfondare in Italia, puoi sempre fare un pensierino a venire qui… l’America ha sempre un’opportunità per tutti!
In questo periodo penso di aver riflettuto molto su questo camu.
Sinceramente, e senza volermi gloriare, sono davvero tante le persone che mi dicono di essere una bella persona. Certe volte questa cosa mi fa “arrossire dentro”, altre volte mi fa piacere e mi da coraggio… però non mi bastava purtroppo.
“Vola solo chi osa farlo”. L’ho detto a lei, e lo dico anche a me da mesi. Se voglio davvero imparare a camminare sulle mie gambe ed aver la certezza di non essermi appoggiato altrove, devo – ahimé – allontanare tutti i “bastoni” su cui farlo.
Io ieri sera mi son reso conto di volerle ancora un bene immenso… tanto che l’avrei voluta stringere a me… Non ho problemi a scriverlo qui, magari non saprò mai se per lei è lo stesso, ma… per certi versi sono abituato a questa storia: io – tramite questo blog – non sono scomparso, lei si.
Io, voglio essere sincero. E’ una mia scelta.
Mi ha fatto tanto piacere vederla più serena… e credo anche che dal nervosismo, dalle sue mani che tremavano quando mi ha dato quelle due fotografie e dagli occhi che per un attimo le son diventati lucidi non sarà scomparso tutto neanche dentro di lei nonostante “queste nuove persone”. Purtroppo non le basta un mese di silenzio per non farmi capire al volo quel che sente dentro solamente con mezzo sguardo.
Chissà. Questo tempo ci sta facendo bene, poi, come dico da mesi a chi mi dice che la perderò, “se ci vogliamo bene davvero, arriverà anche un giorno in cui ci incontreremo di nuovo, se invece per uno dei due questo “bene” sarà cambiato… sarà ugualmente buono, perché era la dimostrazione che non era l’Amore come lo intendo io”.
Sono troppo idealista… lo so. Ma l’amore puro esiste. Bisogna crederci… perché i bambini vedono più distante di qualsiasi adulto. Perché siamo uomini e donne di Fede, di Speranza.
Io per ora lavoro su me stesso. Arriverà anche il giorno in cui deciderò di lavorare per trovare quel tipo di Amore.
Mi ha fatto sorridere stamattina che la necessità di scriver questo post è coincisa con il post programmato su come “rivoluzionare il mondo“.
E poi… c’è sempre l’America! 🙂
Ciao,
Emanuele
[…] il coraggio di affrontare il sole e la pioggia senza piangersi addosso. Un po’ come quei maratoneti che […]