Le lacrime degli altri…

Chissà, forse è così per tutti… o forse non è da tutti. Ieri sera però mi sono accorto che le sofferenze degli altri sono una forza per me.

Dimentico al volo tutti i miei pensieri per dedicarmi a quelli di chi voglio bene. Ritrovo al volo la concentrazione per tentare di aiutare chi vedo piangere. Quelle lacrime erano forse un segno di Dio. Una maniera per farmi capire che i problemi sono piccoli o grandi solamente in base a come noi ci poniamo con essi.

Non credo di essere una Madre Teresa della situazione, però tutti i miei problemi iniziano a sembrarmi così ridicoli e non riesco a starmene con le mani in mano.

Volete sapere quali sono i miei pensieri? Beh, senza dubbio l’università, e poi la velocità con cui la gente promette cose in cui forse non crede più di tanto. Io, per dimenticare “certe parole”, sto impiegando mesi. Perché per me erano qualcosa di indescrivibile. Non credo che un “ti amo” possa scomparire in tre giorni. Solo Dio ricostruì un tempio in quella velocità, e certe parole, sono il tempio dell’uomo. Credo piuttosto che… abbiano sempre avuto un significato ben diverso da quel che gli ho voluto attribuire io.

Una nota canzone recita “sai… la gente è strana…”. E’ proprio così.

Ma comunque… è il giorno del Signore oggi… e sarà una nuova lunga giornata. E anche oggi, cercherò di non preoccuparmi di che pane mangiare e di che vestiti vestire. Un po’ come gli uccelli del cielo, cercherò di ricordarmi cinque semplici parole: sia fatta la tua volontà.

Vedrò di portare con me, per me e per gli altri, la gioia del Suo messaggio. E’ questo ciò che più conta nella vita.

Buona domenica a tutti,

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

7 commenti » Scrivi un commento

  1. “sai… la gente è strana…” non è della bertè? ti ricordi per chi e cosa inveiva? 🙂

    Io non traggo forze da chi soffre. Non sopporto vedere le persone che soffrono. Per me è il contrario. Se sono miei cari poi perdo tutte o quasi le forze sia fisiche che mentali. Per questo non sono mai andato a nessun funerale. Neanche a quello di mio padre. Certo che siamo proprio l’opporto eh…

    Certo… “tu non sai cosa è la mia vita”… però ti faccio una confidenza io vivo sopra il filo di un rasoio. Mi sento come una fetta di carne che vive dentro un mondo pieno di lupi. Ma io mica sono una pecora e infatti quando proprio mi fanno esaurire tiro fuori quelle poche risorse che ho cercando – non di difendermi perchè non posso – ma di far capire che combatterò fino alla fine.
    Vorrei proprio “essere dimenticato dal mondo”, ma proprio non ci riesco. Dico questo nel senso che mi piace essere libero.

    Ti dico questo solo perchè ci tengo alla tua amicizia. Mi sembri una bella persona e per questo non capisco come io pieno di problemi, sia più vicino di te alla pace.
    Ciao.

  2. Scusami, ho dimenticato di dirti che “certa gente” in nome “della gioia del messaggio del Signore” ha ucciso e torturato per secoli, tipo le crociate… Io non sono un religioso, ma credo che Gesù non intedesse proprio questo… o ho capito male :worry: ?
    Comunque se ti va bene portalo con te questo messaggio e mi raccomando: “…morituri te salutant”.

    Bonjour

  3. Beh Nicco, io non sto organizzando le crociate. Nel mio piccolo invece cerco di interpretare al meglio il messaggio originario di Gesù e di portarlo in giro, senza vergogna, anche sul web come vedi. Di errori in passato l’uomo ne ha fatti tanti e il precedente papa ha chiesto scusa per tutti gli errori/orrori della Chiesa.
    Riguardo alla “forza”, credo di averlo spiegato meglio nel post successivo…
    Ciao,
    Emanuele

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